Un ambiente agroclimatico idoneo è la prima condizione per ottenere prodotti della qualità necessaria per la quarta gamma. Ambienti sfavorevoli non consentono uno sviluppo normale delle piante e degli organi utilizzati come prodotti, favorendo inoltre la suscettibilità della coltura a fisiopatie, attacchi di patogeni e parassiti. Prodotti sottoposti a stress fisiologici e danneggiati da patogeni o parassiti tendono a deteriorarsi troppo rapidamente dopo la raccolta, sia per ritmi anomali dell’attività fisiologica che per maggiori possibilità di insediamento e crescita microbica. Maggiore esposizione a malattie e parassiti comporta maggior impegno di protezione con fitofarmaci, con il rischio di aumentare i residui chimici di sintesi nel prodotto.
La vicinanza a fonti di impurità chimiche e microbiologiche può ridurre molto l’idoneità dei vegetali per la quarta gamma. Residui di metalli pesanti possono costituire un rischio in zone esposte al traffico automobilistico, a reflui di allevamenti animali o ad altre fonti di inquinamento. Dalla prossimità di aziende zootecniche può inoltre dipendere una carica troppo elevata di microrganismi potenzialmente patogeni per l’uomo. Non si dovrebbero produrre vegetali per la quarta gamma su terreni utilizzati anche per il pascolo o assoggettati alla stabbiatura o trattati con ammendati di origine animale, se non correttamente compostati, o terreni vicini ad aree di questo tipo.
Un altro importante aspetto della localizzazione è la distanza dall’impianto di lavorazione, in quanto l’intervallo tra raccolta e lavorazione deve essere il più breve possibile.