Cicoria

Requisiti climatici e pedologici

Adatta a clima freddo, la cicoria resiste fino a temperature prossime allo zero, ma le gelate possono danneggiare le foglie. Le condizioni termiche più favorevoli sono 1518°C di giorno.

I terreni più adatti sono quelli di medio impasto, con buona capacità per l’acqua.

Varietà

I tipi più considerati sono Pan di zucchero, con varietà precoci (Jupiter, Pluto) per colture primaverili, e tardive (Uranus, Virtus) per colture autunnali, e Spadona, preferita come insalatina da taglio.

Gestione della coltura

Si semina fitta a bande di 1015 cm, impiegando 2025 kg/ha di seme, interrato superficialmente.

Fertilizzazione

Sono state calcolate asportazioni nell’ordine di 47 kg/tonn per l’azoto, 24 per l’anidride fosforica e 1520 per l’ossido potassico. In terreni di media fertilità sono considerati sufficienti 60-30-180 unità/ha, rispettivamente per i tre fertilizzanti.

Irrigazione

Non servono volumi elevati, ma il terreno deve essere mantenuto ben provvisto di umidità durante il ciclo colturale e specialmente nella fase iniziale.

Controllo delle erbe infestanti

Consentito l’impiego di oxadiazon, glufosinate di ammonio, cicloxidim, setossidim, glifosate, propaquizafop. Propizamide, fluazifop-p-butile.

Controllo di parassiti e malattie

Specie abbastanza resistente, specialmente se coadiuvata da una gestione colturale appropriata. Se la pianta soffre di carenza idrica è attaccata facilmente dall’oidio.

Le cicorie sono attaccate principalmente da aleirodidi, controllabili se necessario con fitofarmaci (fenitrotion, malathion, lambda-cyalotrina, deltametrina, dimetoato).

Contro insetti terricoli (afidi delle radici) è consentito etoprofos.

Controle nottue defogliatrici è consentito l’uso di malation, cipermetrina, Bacillus thuringiensis, rotenone, piretrine, deltametrina. Gli stessi e fenitrotion sono utilizzabili contro gli afidi della parte aerea.

Tra i parassiti vi sono anche limacee, controllabili con esche al metiocarb o metaldeide.

Le malattie che colpiscono gli organi epigei (alternaria, oidio e altri funghi), possono rendere necessari interventi con prodotti a base di rame, tiram, dodina, procamocarb, dinocap, nuarimol, zolfo.

Contro la sclerotinia e marciumi del fittone sono ammessi fungicidi a base di dicloran, oxadixil, rame.

Gli interventi con insetticidi o fungicidi sono ammessi in numero molto limitato (1-2 per ciclo colturale) dai disciplinari di difesa integrata e quindi vanno attuati nelle condizioni migliori per assicurarne l’efficacia contro il più ampio ventaglio di agenti dannosi.

Raccolta e gestione del prodotto

Per le cicorie da taglio si può iniziare a raccogliere a poco più di un mese dalla semina nella stagione calda, un po’ più tardi in quella fredda. Le foglie si tagliano quando hanno raggiunto l’altezza di 2025 cm e vengono sistemate in piedi nelle cassette. Nel ciclo estivo-autunnale si possono fare fino a cinque tagli.

Come le altre ortive da foglia la cicoria richiede refrigerazione tempestiva per preservare la qualità.

Regime termo igrometrico ottimo per la conservazione

Temperatura di 23 °C e umidità relativa di 9598 %.

Tasso respiratorio e produzione di calore

Le cicorie hanno un tasso di respirazione moderato: 4 ml/kg-ora di CO2 a 0 °C, che aumenta con la temperatura di 1 ml/kg-ora per grado. La produzione di calore corrispondente è di 480kcal/tonn/giorno a 0 °C e il tasso di incremento con la temperatura di 130140 kcal/tonn-giorno.

Sensibilità all’etilene

Media.

Sensibilità alle modificazioni dell’atmosfera

Atmosfera modificata al 3-4% di Oe 4-5% di CO2 a 0-5 °C ritarda l’imbrunimento del margine fogliare.

Alterazioni fisiologiche

La colorazione alterata del cuore di cicoria è causata da conservazione inappropriata di cultivar sensibili.

Danni fisici

La rottura del margine fogliare durante la fase di raccolta e post raccolta aumenta l’ imbrunimento e la suscettibilità agli attacchi batterici.

Alterazioni patologiche

Le più frequenti ed importanti cause di alterazioni durante la conservazione sono la muffa grigia (Botrytis cinerea), la muffa bianca (Sclerotinia sclerotiorum S. minor) e i marciumi batterici (Erwinia carotovora, Pseudomonas marginalis, P. cichorii).